Care socie e cari soci di Affidarca,
vi scriviamo per rendervi a conoscenza e per trasmettervi un documento che riteniamo sia importante e rappresentativo delle intenzioni che l’Associazione intende tenere nei confronti dei Servizi.
Spesso, quando ci confrontiamo con le famiglie affidatarie sul tema “i rapporti con i Servizi Sociali”, riceviamo segnali non positivi da parte delle famiglie ed è evidente che questo sia un tema difficile e doloroso per quasi tutti.
Ma ultimamente cii siamo resi conto di come le criticità a questo proposito siano aumentate, proprio in una fase in cui, in teoria, dovrebbe essere cresciuta anche la collaborazione attiva tra il Servizio e la nostra Associazione. Quindi già da tempo stiamo cercando di capire come muoverci per segnalare, nei modi e con le parole giuste, al Servizio le difficoltà delle nostre famiglie per continuare la collaborazione tra noi e loro. Abbiamo fatto molta fatica a prendere la mira su questo tema.
Ma poi, Tiziana, nostra socia e storica mamma affidataria ci regalato alcune pagine da lei scritte e indirizzate al Servizio Sociale. Il direttivo di Affidarca le ha approvate e le abbiamo presentate al Coordinamento provinciale dell’affido il 18 aprile scorso. L’incontro è stato un momento positivo, in quanto i nostri rappresentanti (Davide Ferrari, Clara Foglia e Tiziana Mori) sono stati ascoltati con interesse, tant’è che alcuni dei presenti hanno sostenuto e condiviso le nostre istanze, e le hanno accolte con interesse e considerazione.
Ora le inoltriamo anche a voi per rendervi partecipi del fatto che innanzitutto ascoltiamo i vostri vissuti e bisogni, e che, nonostante l’Associazione non abbia nessun “potere contrattuale”, cerchi comunque di esporre e rappresentare anche le istanze che emergono nei nostri incontri. Vorremmo inoltre aggiungere che, nonostante il Servizio si mostri fortemente problematico e che le sue difficoltà abbiano pesanti ricadute sulle famiglie affidatarie e quindi sull’affido e quindi sui minori accolti, siamo fortemente convinti di non voler entrare in un conflitto aperto. Non vogliamo la guerra o avere giustizia ai torti subiti.
Desideriamo iniziare a costruire un’alleanza generativa. Per questo motivo, credendo fermamente che lo scontro non sia utile a nessuno, benchè mai ai nostri bambini/e, l’Associazione predilige una comunicazione costruttiva, al fine di provare a trovare un punto d’incontro tra le nostre fatiche/bisogni e le loro difficoltà.
Partendo dal presupposto che siamo due realtà (Servizio sociale e famiglia) con responsabilità e competenze diverse, nostro intento è anche quello di far comprendere quanto è importante poter progettare in sinergia per il bene dei minori a noi affidati.
Crediamo perciò che iniziare con le parole di Tiziana, e presentarle ad ogni operatore coinvolto nei nostri casi sia il passo migliore.
Ci siamo proposti di invitare i nostri “alleati” ad una cena informale, pensata e preparata da noi famiglie affidatarie, in cui le famiglie dell’Associazione cucineranno e allestiranno un contesto piacevolmente conviviale e di ascolto reciproco.
Ci siamo immaginati che, una serata di giugno, presso il Centro Giovani Federale, all’aperto, in un clima aperto e informale, sia un buon contesto per esprimere le nostre istanze e i nostri bisogni. In quella sede ci piacerebbe presentare insieme alla traccia scritta da Tiziana e qui allegata una dettagliata analisi dei bisogni delle famiglie (a breve vi arriveranno le domande per l’analisi dei bisogni).
Un abbraccio affidante e affidato
Affidarca