Domani Arriva Anna

Il cortometraggio “Domani arriva Anna” è stato realizzato nel 2015 da Progetto Itinerarte (Alessandro Ceci alla regia e scritto con Isabella Prealoni), voluto e prodotto dalla Provincia di Parma.

Nell’estate del 2015 gli autori hanno contattato diverse famiglie della provincia di Parma per fare delle interviste sulla propria esperienza di affido famigliare. Da quelle interviste è nata una sceneggiatura che è servita a delineare il racconto del cortometraggio. La storia è una comune storia di affido famigliare con le parole, i gesti e le visioni prese a prestito dalle interviste realizzate alle famiglie: una bambina passa da una comunità affido (probabilmente collocata in emergenza) per passare ad un affido famigliare e ritornare infine alla famiglia di origine; la bambina sembra essere confusa e sogna spesso di altri mondi dove poter dire “sono qui”, vedetemi, ascoltatemi, capite i miei bisogni; i genitori affidatari si pongono dubbi se quello che stanno facendo potrà fare del bene alla bambina accolta, se è sufficiente ciò che fanno e che cosa potrebbero fare di più. Ci sono le ribellioni della bambina e le riconciliazioni e i gesti simbolici che raccordano tutto.

Io e Clara abbiamo partecipato recitando la parte di noi stessi come genitori affidatari, e a parte i minori presenti, tutti gli attori interpretano il ruolo che ricoprono nella realtà (l’assistente sociale, altre famiglie, la comunità, ecc).

E’ un cortometraggio prodotto e realizzato con poche risorse economiche ma comunque significativo e molto poetico. Partecipando alle riprese non ci siamo accorti di quanto bello potesse essere il risultato finale, ci siamo solo divertiti e ci siamo riconciliati con il senso profondo del fare affido (che in quel momento era corroso da un’esperienza dolorosa). Poi vedendolo, la prima volta al cinema, e successivamente al computer o su schermi più ampi, ci siamo resi conto della sua significanza, potente e poetica.

Perché spesso non è facile raccontare un affido, una storia di affido. Perché l’affido investe con prepotenza la propria vita, il proprio stile di vita, i propri affetti e sentimenti, attacca i convincimenti più profondi e li mette seriamente in dubbio. Perché spesso l’affido è fatica, tanta fatica, ma alla fine regala sempre di più di ciò che si è dato. E alla fine è gioia, gioia per il mondo, per gli umani e per sè stessi, soddisfazione per aver fatto qualcosa di importante. “Domani arriva Anna” riesce a raccontare, attraverso il linguaggio simbolico del cinema e della poesia, tutto questo. E’ bello, è una bella narrazione, ben girato, ben scritto e interpretato come meglio si poteva (nessun attore professionista e spesso si sente…). E quando ci si trova di fronte a qualcosa di bello si respira meglio, si aspira a miglior cose, a maggior virtù, a rendere il mondo migliore di quello che è.

Abbiamo messo a disposizione due video diversi, montati per due scopi differenti. Il primo è quello promozionale, dove si parla di più di affido. Mentre il secondo è stato montato come se fosse un racconto e dal punto di vista strettamente estetico è senz’altro più forte e poeticamente completo.

Davide Ferrari

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